Dimora:
Napoli.
Casata
francese, ha avuto origine dai Signori di Balz in Provenza discendenti
da Guglielmo Re di Arles e Principe di Orange (1059-1110 c.a.).Alcuni
autori con intenti agiografici ,la fanno discendere da Baldassare ,uno
dei Re Magi, da cio' la cometa che questa casa usa nello scudo da tempi
remotissimi.
Storica famig1ia di chiara, antichissima origine. Dalla Provenza( Les
Baux de Provence) ove era già illustre e potente per numerose e cospicue
signorie (Vienne,Marsiglia,Berry,Bruges, Montpellier,..), passò in Italia
alla venuta di Carlo I d'Angiò (1263), fra gli altri con un Barral,
già signore dello Stato di Balzo (Balcio, Baltio, Baucio, Baux). Figli
di Barral furono Cecilia, detta per la sua bellezza "Passerose " sposa
di Amedeo IV conte di Savoia, e Bertrando che distintosi nella battaglia
di Benevento venne, in seguito, creato conte di Avellino da re Carlo,
divenendo capostipite di uno dei più illustri rami della famiglia, ramo
che s'estinse nel 1426 con Alice del Balzo vedova di Corrado, conte
di Fribourg e Neuchàtel.
Altro Bertrando, signore di Berre, seguì
Carlo d'Angiò, coi figli Ugo e Bertrando II. Da quest'ultimo ebbe inizio
altro illustre ramo della Casa, quello dei conti di Montescaglioso e
duchi d'Andria, arricchito inseguito di altri eminenti titoli, come
di conte di Bisceglie, di Copertino, duca di Venosa, principe di Altamura,
ecc. Il detto Bertrando III, sposò in prime nozze la principessa Beatrice
figlia del re Carlo II d'Angiò, e vedova del marchese di Ferrara d'Este,
che gli portò in dote la contea d'Andria, ed in seconde nozze Margherita
d'Aulnay, vedova di Luigi conte di Fiandra. Fu senatore a Roma e rappresentante
del re nel 1323, capitano generale in Toscana dal 1326 al 1330, e coprì
per lunghi anni la carica di gran giustiziere del regno.
Altro Giovanni Antonio del Balzo-Orsini Principe
di Taranto che nel periodo Aragonese era il piu' potente Signore
del Regno ,possedeva sette Arcivescovadi, trenta Vescovadi ed oltre
300 Castelli e viaggiava da Salerno a Taranto sempre sui propri territori.
Assai rilevante fu la parte che numerosi componenti della Casa, una
delle Sette Grandi Case del regno, presero negli avvenimenti politici
del reame sotto le dinastie d'Angiò e di Aragona, sia per la vastità
ed importanza dei loro feudi( Contadi :Acerra 1453, Avellino 1418, Montescaglioso
1307 , Soleto 1443, Ugento 1493, Copertino 1283…….
Ducati: Andria 1494, Nardo' 1497, Venosa 1499… Principati : Altamura
1467 , Taranto 1387..), sia per le elevate cariche che essi occuparono,
sia per i frequenti parentadi con dinastie regnanti, come oltre l'accennato
Bertrando, quello di Francesco, figlio di lui, primo duca d'Andria,
sposato in seconde nozze con Margherita d'Angiò; dei loro figli Antonia
e Giacomo, la prima dei quali sposò Federico III d'Aragona, re di Sicilia,
ed il secondo Agnese d'Angiò; quello d'Isabella, figlia di Pirro,
principe d'Altamura,Gran Contestabile del Regno, giustiziato
e strangolato per aver partecipato alla Congiura dei Baroni contro Re
Ferrante, uno dei più potenti signori del regno, sposò Federico d'Aragona,
ultimo re di Napoli di tale stirpe.
Con detto Pirro, premortogli il figlio Federico, conte d'Acerra, marito
di Costanza d'Aválos, finì la linea primogenita di Montescaglioso ed
Andria, come pur si estinsero le linee discendenti dal fratello di lui
Angliberto.
I del Balzo di Napoli discendono da Battista,
al quale re Ferrante I d'Aragona in rimunerazione dei grandi servigi
militari, diede nel 1465 i feudi di S. Croce e Casa Selvatica e metà
di Mirabello nel Molise. Moglie di Battista fu Cecca di Monfort, nipote
di Guglielmo conte di Campobasso, dalla quale nacquero Vincenzo e Francesco,
che per aver sposato delle gentildonne dell'antica casa d'Argenzio di
Capua, chiesero al principio del sec. XVI di essere aggregati a quella
cittadinanza. e nobiltà, alle quali furono ammessi con speciali onori.
Da Vincenzo discese il ramo dei baroni di S. Croce, estintosi nei primi
anni del sec. XVIII; da Francesco quello dei signori di Schiavi, che
si suddivise: nella linea dei duchi Schiavi (concess. del titolo ducale
1681) estintasi nel XVIII sec. con Eleonora, moglie di Francesco Muscéttola
principe di Leporano; in quella dei duchi di Caprigliano (concess. 1696)
estintasi pure nel sec. XVIII con Nicoletta, principessa di S. Vito;
in quella dei baroni e poi (I734) duchi di Presenzano; in quella dei
duchi di Caprigliano per nuova concessione del titolo nel 1749.
Si riattacca il detto ramo di Battista ad un fratello secondogenito
di Guglielmo, duca di Andria, Bianchino,
come, oltre per la tradizione più volte secolare, e le attestazioni
di noti genealogisti specie del sec. XVI, per la legale dimostrazione
che ne fu fatta.innanzi al collaterale Consiglio del regno di Napoli
nel 1615 dai cugini Scipione e Geronimo del Balzo, quando chiesero ed
ottennero la riammissione in possesso dell'antica cappella dei del Balzo
sita nella real Chiesa di S. Chiara di Napoli, cappella della quale
la famiglia ha tuttora il libero e pieno godimento.
Questo stesso ramo ha avuto a sua volta illustrazioni proprie. Feudatario
come s'è, visto dal 1465, è stato numerose volte, sin dal 1590, ammesso
nell'ordine di Malta; è stato insignito di ben cinque titoli ducali,
dei quali quattro con predicato feudale, ed uno, nel 1868, sul cognome,
come di altro, pur sul cognome, ma comitale, nel 1830; fu decorato di
alti ordini cavallereschi e riconosciuto più volte nella sua antica
nobiltà in occasione delle prove per l'ammissione nelle RR. Guardie
del Corpo, dando in ogni tempo uomini preclari nelle armi, nel sacerdozio,
nelle pubbliche amministrazioni, fra cui, oltre il su ricordato Battista,
Vespasiano condottiero di gente d'armi, che ottenne per il suo valore
il ducato di Schiavi nel 1681; Francesco, munifico signore che fondò
il monastero di S. Giovanni Battista in Capua; Gregorio, generale dei
Teatini nel 1698.; Giuseppe Maria, abate di Montecassino dal 1817 al
1821; Francesco, generale nell'esercito napoletano, marito in prime
nozze della regina Isabella, vedova del re Francesco I delle Due Sicilie.
Dei due rami dei del Balzo, Presenzano
e Caprigliano, il primo era rappresentato nel primo Novecento da NICOLA,
di Nicola, di Pasquale, duca di Presenzano (mpr.), nobile di Capua (m.),
trattamento di Don e Donna , Cav. d'Onore e Dev. Ord. di Malta, n. in
Napoli il 24 dic. 1884 dal detto Nicola e da Enrichetta Ciccarelli marchesa
dí Cesavolpe, spos. in Napoli alla nob. donna Maria Consuelo Alvarez
de Toledo dei duchi di Bivona, dama dell'Ordine di Malta.
Zii (figli del fu Pasquale marito in prime nozze della fu Concetta Bassano
dei Marchesi di Tufillo ed in seconde nozze della fu Giulia dei marchesi
Brancia dei Principi di Apricena:
1° GENNARO, nato il 12 dic. 1859 ,muore il 1929, Sposa il 20 marzo 1897
donna Maria Giovanna Granito Pignatelli dei Principi di Belmonte e dei
Marchesi di Castellabate
Figli di Gennaro:
a) RAIMONDO, ( 14 genn. 1898 -3 mag. 1969), magistrato, Gran Priore
di Roma del Sovr.Militare Ordine di Malta ,Bali' di Gran Croce di Giustizia,
Camer. di Spada e Cappa di S.S.Giovanni XXIII.
b) GIOACCHINO, n. 17 giugno 1900, Sposa nel I924 Ida Lanzara. Ufficiale
di artiglieria di complemento, Cavaliere di On.e Dev. Ordine di Malta.
Figli di Gioacchino:
bb) Don Raimondo, ( 1925 -1984) sp.Anna Maria Visocchi da cui:
(1) Don Antonello n.1948
(2) Donna Isabella n.1950
cc) Donna Emilia, n. 1926.sp.il15 giugno 1946 Bar. Don Ferdinando Acton
Principe di Leporano
c) MARIA (1901-1993)
d) STEFANIA, ( 1902-1980)
e) ed f) FRANCESCO ed ANTONIO***, gemelli,
nati 6 nov. 1903
g) LAURA, nata il 17 maggio 1908.
Ascendenza
di Gioacchino del Balzo di Presenzano
***Don Antonio,nob di Capua,Cav.di On. e Devoz. del
S.M.Ordine di Malta, Dottore in Scienze Agrarie, n. a Napoli 6
Nov. 1903 + 31 Mar.1947, sposa a Napoli 4 Dicembre 1929, Donna
Margherita Ferrara Pignatelli dei Principi di Strongoli Dama di
Onore e Devozione dell'Ordine di Malta f. di Ferdinando Bar. di
Silvi e Castiglione, maritali nomine Pr. di Strongoli (R.D. 29
Marzo 1928) e di Donna Emilia Pignatelli, Princ. del S.R.I, Princ.
di Strongoli e Cont. di Melissa. f.di Don Luigi (1842-1907) ,Pr.
di Strongoli e di Donna Carolina dei Baroni Barracco (1854-1933).
Da cui:
a) Donna CAROLINA dama di On.e Dev del S.M.O.M. n. a Napoli 1930
sp. a Don Francesco Pironti Duca di Campagna Cav di On. e Dev
del S.M.O.M. Patrizio di Ravello il 9 dic 1954, da cui: (1) Don
Luigi n.a Napoli 1956 (2) Don Riccardo n.a Roma 1959.
b) Don GENNARO n. a Napoli 1932 Cav .di On e Dev del S.M.O.M.
Dottore in Scienze Agrarie sp. a Carla Valsecchi l' 8 Ott.1956,
da cui:
(1) Donna Eugenia n.a Roma 1957
(2) Don Antonio n. a Napoli 1961
(3) Donna Francesca n.a Salerno 1966
(4) Don Raimondo n.a Salerno 1972
c) Don FERDINANDO n. a Napoli 1934 Cav di On.e Dev. Del S.M.O.M.
Dott. in Chimica sp. a Carla dei Conti d'Amelio il 10 Genn. 1959
da cui:
(1) Donna Ughetta n. a Roma 1959
(2) Donna Leandra n.a Roma 1961
(3) Donna Margherita n. a Roma 1962
(4) Donna Anna Maria n.a Roma 1964
(5) Don Ludovico Pio n.a Roma 1970
d)
Don Gioacchino n.a Napoli il 9 Apr. 1945 Cavaliere di Onore e
Devozione del S.M. Ordine di Malta e Gran Croce di On.e Dev. (1982)
Dott. in Scienze Economiche(1969) Consigliere dell'AIDIM - Milano
Associazione Italiana per Il Marketing Interattivo(1998) Già Dirigente
Industriale (1982-1998), gia' Consigliere della Unione Industriali
- Roma -sezione Juniors (1978-1982). Consulente
di Marketing e Comunicazione (1998) Commendatore al Merito della
Repubblica (1982) Consigliere dell'O.I.G.A. S.r.l. (1999).
2° (Seconde Nozze) MARIA n.23 Dic 1861
3° FRANCESCO (n. 1863 m. 1916), Spos. 27 giugno 1889 a nob.Carolina
Pugnetti
Figli di Francesco (nati tutti a Napoli):
a) Giulia, n, 27 aprile 1890
b) Anna, n. 26 apr. 1891.
c) Maria del Rosario, n. 11 maggio 1892
d) Pasquale, n. 14 Ott. 1893, ferito e decorato croce di guerra.
e) Carmen, n. 23 febbr. 1895.
f) Gerardo, (1896-1951), ufficiale di artíglieria di complemento
e decorato croce di guerra.
g) Margherita,, n. 18 ott.1897
h) Enrico, n. 22 luglio 1899, uffic. d'artiglieria di complemento
e decorato croce di guerra..
i) Mario, n. 9 sett. 1900, uff. di artig. di complemento.
l) Carlo, n. 15 dic. 1902.
m) Beatrice, n. 16 luglio 1904.
n) Giovanni Battista. n. 22 sett. 1905.
o) Bertrando, n. 24 nov. 1906.
p) Clara, n.3 agosto 1909.
q) Luigi, n. 8 luglio 1911.
4° FILIPPO, n. 19 aprile 1868, cav. di giustizia ordine di Malta,
commendatore della Corona d'Italia.
5° FELICIA, n. 14,nov. 1869, spos. (1900) al conte Eduardo Garin
di Cocconato.
7° GIOACCHINO, n. 19 sett. 1873, uff. Regia Marina, spos. 8 febbr.
1902 alla nob. Giuseppina Malvinni Malvezzi dei Duchi di S.Candida
Figli: a) GIULIO ( 1903 -1993 ) ,Ambasciatore d'Italia, dott.
in giurisprudenza, Bali' Gran Croce d'Obbedienza del S.M.O.M.
, Presidente dell'Ass.Cav.It. del S.M.O.M sp. a Roma il 9 genn
1938 nob.Elisa Cavalletti dei Marchesi dell'Oliveto Sabino Patr.
Romana, da cui:
(1) Don Raimondo n.1939
(2) Don Cristiano n.1941
(3) Don Luca n.1945
(4) Don Ludovico n.1951
(5) Don Renato n. 1953
b)VINCENZA, n.18 Dic.1904 .spos. Alberto Visocchi
c) MARIA ROSARIA n.27 sett 1906 + 1 ott 1976 sp. nob.Cav. Don
Renato Prunas ,Ambasciatore d'Italia .
Linea-secondogenita di Presenzano.
Conte GIUSEPPE, fu del conte generale Francesco, e fu nob. Giulia
Carignani dei duchi di Novoli n. in Napoli 15 febbr.1871, Spos.
26 gennaio 1891 alla Nob.Laura Caracciolo Rocco Stella di S. Eramo.
Figli (nati tutti in Napoli):
a) Giulia n.2 genn.1892
b) Emmanuela, n. 11 dic. 1893
c) Maria, n. 30 marzo 1895
d) Bianca, n. 15 agosto. 1899
e) Ernesto, n. 7 agosto I902, uff. di cavalleria.
Il ramo di Caprigliano è rappresentato nel primo Novecento da
ERNESTO, di Francesco,di Raffaele
Duca del Balzo ,Duca di Caprigliano (mpr), nob. di Capua (m.),
n. in Napoli, 11 aprile I845, sposa il 25 febbr. 1868 Lady Dorotea
Walpoole di Orazio, figlia del Conte di Orford, Pari d'Inghilterra.
Sorella: ADELAIDE, n. in Napoli 10 genn. 1843, dama di Palazzo
della Regina Margherita sposata con Francesco Pignatelli, principe
di Strongoli.
Zio cugino:
a) GIOVAN BATTISTA, di Antonio e di Maria d'Ayala Valva dei Marchesi
di Valva n.a Napoli il 3 nov.1898 + 6 marzo 1983 sp. a Napoli
il 29 Apr.1922 donna Clotilde Capece Minutolo di Bugnano dei duchi
di Miranda.
Duca del Balzo ,Duca di Caprigliano. Da cui:
(1) Don Vincenzo Alessandro n.1923
(2) Donna Maria Teresa n.1924
(3) Don Antonio n.1926
(4) Don Francesco n.1926
(5) Donna Stefanella n.1931
(6) Don Fabrizio n.1935
FRATELLI E SORELLE
b) Don Luciano (1899-1980)
c) Donna Teresa (1900-1957)
d) Donna Maria Antonia n.1902
c) Donna Dorotea (1904-1976)
d) Don Ernesto(1906-1979)
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Storia degli
Orsini del Balzo -Click here
Storia della famiglia Pignatelli
Cenni Storici sui Titoli della Nobilta'
ed Aristocrazia Napoletana
L'Italia Storica e' stata divisa per oltre un millennio
in numerosi Stati con leggi e costumi diversi.
Ogni Stato ha espresso Nobilta' diverse in struttura sociale,ricchezza
e potere.
Con l'Unificazione d'Italia(1861) le leggi che governavano localmente
la nobilta'e la trasmissione dei Titoli furono confermate.
Storicamente, dall'Introduzione del Sistema
Feudale (Longobardi 758 d.c. e Franchi ), i titoli erano
concessi da Imperatori, Re, Papi e dal Sacro Romano Impero.
I titoli ereditari di Principe,Duca,Marchese,Conte
e Barone venivano concessi con Lettere Patenti o Bolle.ed emanate
dalla autorita' Sovrana;in alcuni casi la potenza delle Signorie
locali consentiva l'investitura.
Il rango di Patrizio era sempre riferito
alla origine della propria citta'. Il trattamento di Don e Donna
significa l'appartenenza a Famiglie di origine feudale (prevalentemente
Napoli e Sicilia ) con Titoli di primogenitura di Principe e Duca
,la Consulta Araldica,organo di controllo, fino alla Repubblica
(1946) della legittimita' dei titoli, riconobbe la tradizione
feudale ed estese il trattamento alla Nobilta' Romana e ad alcune
illustri famiglie Lombarde.
Alla proclamazione della Repubblica nel
1946,tutti i titoli nobliari furono aboliti e fu consentito
a norma della Costituzione art.XIII Disp.finali di cognomizzare
i predicati riconosciuti dalla Consulta Araldica prima del 1928.
NAPOLI (Ducato poi Regno)
Con l'invasione dei Longobardi 590-839
d.c. avvenne una vera rivoluzione sociale,fu introdotto il Sistema
Feudale.Il primo Ducato Indipendente
fu eretto a Benevento (758d.c.)
Autari ,re Longobardo,erige Benevento
a Ducato gia' nel 590 d.c.,quando
il Ducato si estendeva fino alla Puglia,Napoli era un Ducato Bizantino.
Dopo la costituzione del Ducato di B.,incominciarono ad imperare
le leggi Longobarde,il Ducato comprendeva tutte le provincie meridionali,il
nucleo del futuro Regno di Napoli.
Sin dal secolo X tutta la superfice dello Stato era suddivisa
in Contee ,in continuo aumento secondo la dividuita'dei Feudi.Dopo
la conquista di Carlo Magno c.a. 800 d.c. al sistema Longobardo
si innnesta quello dei Franchi e si introdusse il sistema della
indivisibilita' dei Feudi.Nuovi uffici furono creati secondo le
gerarchie feudali Franche.(Marchie,Ducati,Contee..) I
Principati di Capua(1062) e Salerno(840) sono tra i piu'
antichi d'Europa.
All'atto della Conquista Normanna
(Tancredi e Ruggero d'Altavilla 1060-1194) fu definitivamente
introdotto il vero Feudalesimo(Concessione terre dietro servizio
militare,formazione di Signorie territoriali..)Prevalse tuttavia
Il diritto Longobardo.
All'avvento degli Hohenstaufen con
Corrado e Federico (1194-1266) fu introdotta la Successione Femminile
e con la conquista del Regno con Carlo I d'Angio' (1266) fu stabilita
per evitare successioni collaterali la discendenza legittima..
Sotto la Dinastia Angiovina (1262-1441)
ed Aragonese (1442-1495) non furono
introdotti nuovi diritti feudali.I titoli di Principe e Duca fuori
dalla Famiglia Reale vennero concessi gia' da Giovanna
I (1343) e da Alfonso il Magnanimo(1442):
il Principato di Taranto(1373) a Giacomo del Balzo;Principato
di Salerno(1442) ad Antonello Sanseverino;Ducato d'Andria (1343)
a Francesco del Balzo; Ducato di Venosa ,Ducato di Sessa etc..
Durante il Regno di Filippo II di Spagna(1595)
e Carlo VI d'Austria fu introdotta
la successione Maschile anche con donna avente diritti eguali.
Nel periodo Vicereale Spagnolo(1504-1707)
i titoli furono distribuiti cospicuamente, generando clamorosi
abusi feudali.
Con l'arrivo dei Borboni (1740-1815)
e la Restaurazione (1805-1861) Venne
legittimata la trasmissibilita' del titolo femminile al marito.
I titoli di principe nella famiglia Reale erano concessi solo
al maschio primogenito.
Sotto Napoleone(1799-1815) fu ufficialmente
abolito da Giuseppe Bonaparte (1806) il feudalesimo ma i titoli
Napoleonici furono confermati da Ferdinando
IV di Borbone Re delle Due Sicilie.
Bibliografia
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Breve Storia di Napoli
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